Pranzo da nonna sostenibile

Laboratorio di cucina sostenibile

Ti interessa la cucina plant based?

Vuoi mangiare in modo più sostenibile ma temi sia troppo difficile e costoso?

Allora non puoi perderti le sessioni di cucina con Camilla di @una_vegana_fuorisede!

Food influencer, ci spiegherà come preparare piatti sostenibili a prova di fuorisede. Durante la giornata verrà preparato un pasto completo, da degustare tutti insieme a pranzo o a cena, accompagnato da una presentazione per riflettere sull’impatto della nostra alimentazione sull’ambiente e su come migliorarla.

L’ultimo evento si è svolto il 12 novembre 2023, tieni d’occhio la sezione “I nostri prossimi eventi” e i nostri canali Instagram e Facebook per non perderti il prossimo laboratorio di cucina vegetale con Camilla!

Iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano.

CON…

@una_vegana_fuorisede

E’ PRONTO!…. BUON APPETITO!

Qualcosa in più

Negli ultimi 50 anni, il consumo globale di carne per persona è raddoppiato, passando da 23 kg a 43 kg all’anno, con l’Italia che registra un consumo di 79 kg pro capite. Questo eccessivo consumo ha impatti negativi sulla salute umana e sull’ambiente. Superando le raccomandazioni di una dieta equilibrata, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro collega le carni processate a rischi cancerogeni. Dal punto di vista ambientale, la produzione di carne contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra, rappresentando il 10-12% del totale delle emissioni di CO2 equivalente.

Le carni di manzo, in particolare, sono particolarmente impattanti a causa della produzione di metano da parte dei ruminanti, gas con un potenziale di riscaldamento globale 25 volte superiore alla CO2. La produzione di carne contribuisce alla deforestazione e all’occupazione del suolo, con i bovini che emettono 10 volte più gas serra rispetto a polli e maiali. La produzione di carne bovina è inefficace, richiedendo enormi risorse per ottenere una quantità relativamente piccola di carne.

L’occupazione del suolo è un aspetto critico, con il 25% della superficie terrestre utilizzata per l’allevamento e la coltivazione di mangimi. Questa pratica minaccia la biodiversità e depaupera gli ecosistemi essenziali per servizi ecosistemici come l’impollinazione. I bovini emergono come i maggiori consumatori di suolo e produttori di CO2e, seguiti dai prodotti caseari, maiali e polli.

Ridurre il consumo di carne, specialmente di manzo, può avere impatti significativi sulle emissioni di gas serra. Anche piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari, come seguire le linee guida che suggeriscono porzioni limitate di carne rossa e bianca, possono portare a una significativa riduzione delle emissioni. Se tutti adottassero una dieta che includa solo pollo e maiale, le emissioni annuali sarebbero paragonabili a quelle di un gatto o di un cane di piccole dimensioni.

La transizione verso diete più sostenibili può contribuire a mitigare gli impatti del cambiamento climatico e a preservare la salute ambientale. Anche riduzioni parziali del consumo di carne possono apportare benefici significativi. La consapevolezza e le scelte consapevoli a tavola possono svolgere un ruolo cruciale nella creazione di un futuro più sostenibile.

Fonti:

  • E. Hallström, A. Carlsson-Kanyama, P. Börjesson et al., Enviromental Impact of Dietary Change: A Systematic Review, in “Journal of Cleaner Production”, 91, 15 marzo 2015, pp. 1-11.